Brand Identity

Qual è il volto della tua azienda

Il logo, fondamento della comunicazione

La settimana scorsa abbiamo spiegato l’identità aziendale, paragonando la nostra azienda ad una persona. Vorrei riprendere lo stesso concetto. Se la nostra azienda fosse una persona il suo volto sarebbe il logo, quindi la prima cosa che la distingue visivamente. Riusciamo a riconoscere chi ci circonda dal viso, il resto viene dopo. Mentre per il viso non possiamo deciderlo prima per il logo la situazione è diversa, se si conosce il modo. Decisa la nostra identità aziendale e i nostri valori iniziamo a creare un logo coerente con la nostra attività!

Quali sono le “regole” di un buon logo?

Non sono esattamente delle regole ma delle linee guida, che aiutano il grafico a capire quali errori evitare per realizzare un logo.

  1. Un logo deve essere semplice, non complesso e semplice!

    La semplicità è la base, più semplice è un logo, più questo resta nella mente del cliente, più riesce a comprenderlo e a ricordarlo. Questa è la difficoltà maggiore, creare qualcosa di unico e semplice, che rappresenti l’azienda e la sua identità.

  2. Un logo deve essere unico

    Abbiamo già introdotto questa caratteristica ma meglio sottolinearne l’importanza. Quando si parla di un certo argomento è facile incontrare loghi che cercano di emulare altri più importanti, questo, però, non aiuta a costruire un’azienda unica e a rendersi riconoscibili. Un logo deve parlare della tua azienda, non di un’attività in mezzo a molte altre.

  3. Un logo deve essere coerente, deve comunicare

    A chi vuoi rivolgerti? Qual è il messaggio che vuoi comunicare? Essendo semplice il logo non può comunicare troppo, anzi, per essere più efficace dovrebbe comunicare pochi messaggi ma comunicarli bene. Molte volte i clienti mi chiedevano di rappresentare molte cose con il logo: cosa fanno, quali sono i prodotti, in che modo lavorano, l’importanza dell’innovazione e l’importanza della tradizione. Tanti messaggi da comunicare, troppi e troppo complessi! Il pensiero si deve sviluppare naturalmente sulla mente del cliente, come se fosse un percorso logico o emotivo naturale. Il logo telegram, per esempio, comunica un’emozione, una storia. Questa è un’app di messaggistica (come what’s app) però non si sono concentrati a comunicare tutte le peculiarità (utilizzo dei bot, la compressione inesistente di foto e video e il fatto che sia gratuita). Il logo rappresenta un aereo di carta in volo, che subito evoca un’app di messaggistica.

  4. Un logo deve essere utilizzabile

    In che senso? Se uso un logo devo essere sicuro che sia riconoscibile in qualunque formato. Per esempio da una locandina ad un biglietto da visita, non importa la grandezza ma deve riconoscersi.

    Un altro fattore è il formato di utilizzo, può essere che lo debba usare in verticale o in orizzontale, a seconda delle necessità; un logo deve adattarsi al contenitore.

  5. Un logo deve essere durevole

    Quando creo un logo devo stare attento a creare qualcosa che duri, qualcosa che possa adattarsi anche nel futuro. Un’idea semplice e originale viene in nostro soccorso in questa occasione, se un logo è creato bene riuscirà a resistere per anni. Come detto prima c’è anche la possibilità di cambiarlo leggermente, ma se è realizzato con una logica i cambiamenti verranno automatici.

Posso cambiare il logo?

Sì, ma con alcune limitazioni. È un lavoro rischioso, bisogna infatti capire quanto potremmo perdere in riconoscibilità. Poniamo infatti due distinte situazioni:

  1. Stravolgo il logo

    La scelta più critica. Ho una grande possibilità di perdere di riconoscibilità da parte dei miei clienti. Bisogna però dire che alcune volte è l’unica soluzione possibile. La decisione di un restyling totale potrebbe giovare molto per l’azienda, facendo fare quel salto di qualità.

  2. Una grande serie di piccoli cambiamenti

    Molte aziende hanno attuato una politica di modifica del logo graduale, per non perdere riconoscibilità. Poco alla volta hanno trasformato il loro logo per modernizzarlo.

    In questo caso ci sono anche aziende che hanno modificato pesantemente il logo, restando comunque con lo stesso concetto, questo caso è una via di mezzo tra i primi due.

Scritto da:

Paolo
Graphic & Illustration: Paolo è un illustratore e graphic designer multicanale, che unisce le capacità tecniche a una grande capacità di osservazione. In Idee Mirate ha il difficile compito di apportare un tocco di leggerezza, fondamentale nei progetti che rischiano di essere solo codice e numeri. Fategli disegnare illustrazioni e mockup e vi conquisterà.

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